Anello solitario - quale montatura?

La funzione delle griffes

montatura valentino

Un “valentino” a 4 griffes

Apriamo questa sezione dedicata al mondo degli anelli solitari (detti anche da fidanzamento) per parlare di un aspetto importante, ma spesso poco conosciuto relativo alla forma della montatura. In particolare parliamo di castone e di griffes che sono rispettivamente la parte dell’anello che ospita il diamante ed i “braccetti” che trattengono ed assicurano la pietra al castone.

 Non tutti sanno che la montatura oltre ad avere la ovvia funzione di trattenere saldamente il diamante, se è ben progettata e ben proporzionata, influisce in modo determinante sulla bellezza di un anello solitario. I diamanti infatti brillano non per qualche strana proprietà intrinseca, ma in quanto riescono a riflettere verso l’osservatore una grande quantità di luce amplificata dalle numerose faccette lucidate a specchio (ben 57 in un taglio tondo brillante).

 L’anello nell’immagine qui a lato per esempio è un classico 4 griffes girate, detto anche “Valentino”. Si tratta di un “ever green” sobrio ed elegante che valorizza fortemente qualsiasi diamante, anche quelli non proprio bellissimi perché è una montatura poco invasiva che permette alla luce solare di arrivare facilmente alla pietra in gran quantità. 

In fondo il segreto per un bellissimo solitario è proprio questo: Lasciare che il diamante sia il più possibile attraversato dalla luce.

Alcuni potrebbero obiettare però che 4 griffes non sono adatte per trattenere un diamante importante dal prezzo elevato e che ciò possa portare al rischio di perdita della pietra, un evento a cui non vogliamo nemmeno pensare!!!

In realtà ciò non è vero poiché la sezione delle 4 griffes è generosa e sempre proporzionata alla caratura della pietra per cui quelle di un diamante da mezzo carato, per esempio, non sono certamente le stesse che si usano in un diamante da 2 o 3 carati (che hanno una sezione maggiore). 

Inoltre in pochi si rendono conto di quanto robusta sia la lega d’oro bianco 750‰. Una lega in oro bianco ha durezza ben superiore alla corrispettiva in oro giallo, per via dei diversi metalli utilizzati che compongono le restanti 250 parti per mille della lega.

Controllare la tenuta

Detto ciò va anche ricordato che è sempre una buona abitudine quella di far controllare di tanto in tanto la tenuta dell’incassatura del diamante da un incassatore o da un orefice perché il diamante, si sa, è un materiale estremamente duro e tagliente e può nel tempo ed in certe condizioni andare a consumare l’oro nella parte della griffe a contatto con esso.

Un veloce test che possiamo fare anche da soli è quello di prendere il nostro diamante tra le dita o usando delle pinzette e provare a muoverlo in verticale o a farlo girare. Il diamante deve essere saldo e non deve accennare al minimo movimento e se invece questo accade significa che con il tempo il diamante si è allentato e perciò si rischia di perdere la pietra.

In tale circostanza consigliamo di rivolgersi immediatamente ad un incassatore per farsi sistemare la montatura. Un’operazione nella maggior parte dei casi semplicissima e dal costo irrisorio che ci tutela da una perdita importante. Perché un diamante ha spesso un valore affettivo che va al di là dell’aspetto puramente economico.

Quante griffes sono necessarie?

Come si può intuire non esiste una regola precisa e la forma della montatura dipende anche in larga parte dai gusti personali. Ci limitiamo quindi a dare alcuni consigli tecnici. 

Normalmente le griffes sono  in numero maggiore di 2 e quasi mai tre. Questo perchè un anello con due sole griffes non fornisce abbastanza stabilità, mentre le 3 griffes semplicemente non sono quasi mai usate sia per lo stesso motivo che per un discorso di simmetria che viene a mancare.

Quando siamo in presenza di un diamante relativamente piccolo come un 15 punti (diametro alla cintura 3.4mm) è sconsigliabile montarlo su un solitario a 6 griffes perchè tutto quel metallo attorno al diamante finirebbe per limitare la quantità di luce che può raggiungere la pietra rendendo l’anello meno brillante e luminoso. Come regola generale è preferibile usare solo montature a 4 griffes per diamanti almeno fino a mezzo carato (diametro circa 5mm)

Ma il 4 griffes è perfetto anche per pietre di caratura e diametro maggiore per cui anche un 2 carati può tranquillamente essere montato con 4 griffes. A questo punto però la scelta dipende quasi esclusivamente dal gusto personale.

solitario 6 griffes

Il solitario a 6 griffes

Per diamanti un po' più grandi come ad esempio un tre quarti di carato (0.75 punti)  o 1 carato, come detto, si può tranquillamente usare un castone con 5 o 6 griffes come quello nella foto a lato perché il maggior sviluppo della circonferenza della pietra permette comunque un'esposizione ottimale alla luce ed avremo brillio e lucentezza assicurati.

In conclusione, l'effetto e la resa finale di un solitario anello dipendono in gran parte anche dal tipo di montatura che andremo a scegliere ed è inutile acquistare un diamante dalle caratteristiche di colore e purezza molto elevate come per esempio un colore E purezza IF quando poi la montatura non riesce ad esaltare la bellezza del diamante in quanto la luce non viene riflessa a sufficienza.

Cambiare montatura in un solitario

Cosa possiamo fare se ci accorgiamo di aver sbagliato a scegliere la montatura oppure se se abbiamo un vecchio diamante  incassato in quelle vecchie montature battute in cui il bordo esterno della pietra neppure si vede perché nascosto sotto al metallo? 

Fortunatamente sostituire la montatura è un’operazione relativamente semplice ed economica, almeno da noi 🙂 ed un perfetto risultato finale è sempre garantito.

Sostituire la montatura significa non solo ridare un look più nuovo e fresco al solitario, ma quasi sempre possiamo rendere la pietra più visibile e farla sembrare anche più grande. Questo accade in particolar modo quando passiamo dal 6 o 8 griffes al 4 perché meno metallo significa automaticamente più diamante percepito da chi guarda l’anello.

Mentre non è quasi mai possibile utilizzare per il cambio una montatura già usata in precedenza, cambiare la montatura con una nuova implica anche effettuare una decisa pulitura della pietra rimuovendo tutto lo sporco e la polvere che inevitabilmente si accumula col tempo.

In sostanza, se non si è soddisfatti dell’attuale montatura, procedere alla sua sostituzione è un’operazione altamente consigliata.

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