Un contorno di diamanti
Quello che per gli addetti ai lavori viene comunemente detto “cestino” definisce un tipo di lavorazione particolarmente adatta ad incastonare le pietre di colore come Zaffiro, Rubino e Smeraldo, ma anche Acquamarine.
La struttura prevede al centro la pietra principale circondata da almeno un giro (più raramente due) di diamanti che formano un contorno seguendo il profilo della pietra centrale che è a taglio ovale nella grande maggioranza dei casi, ma può essere anche ottagonale, a cuore, etc
Si tratta di un gioiello molto classico, un “ever green” che riesce ad esaltare la bellezza di una pietra tramite il contrasto colore/bianco.
La tecnica dell'incassatura in stucco
Questo stupendo rubino birmano da 1.32ct dal colore vivido sangue di piccione viene incastonato in un cestino con 12 diamanti di altissima qualità (F-Vs1).
Per eseguire l'incastonatura delle pietre la montatura viene bloccata nello stucco seguendo una lavorazione artigianale tipica della gioielleria Italiana di altissimo livello. Lo stucco impedisce alle griffes di fare il temutissimo "effetto molla", bestia nera di tutti gli incassatori perché quando si va a chiudere la griffe, il metallo deve piegarsi esattamente nel punto stabilito. Senza la presenza di un materiale di contenimento come lo stucco la griffe che è costituita di oro bianco 750 trafilato si fletterebbe senza piegarsi completamente impedendo così di fermare saldamente la pietra.
La lavorazione a filo della montatura è molto pregiata e si contrappone nettamente a quella in microfusione che, pur essendo perfetta per altri tipi di gioiello, non si addice particolarmente al cestino per via della difficoltà a lucidare il metallo nella parte interna.