Diamanti e fluorescenza

Una delle domande più ricorrenti che spesso ci viene posta dai nostri clienti quando si accingono ad acquistare un diamante riguarda la fluorescenza.

 

Sono in molti infatti coloro che ignorano totalmente cosa sia la fluorescenza di un diamante e quali ne siano gli effetti concreti.

Qualsiasi certificato serio infatti riporta, tra le altre caratteristiche di una pietra, anche l’esistenza o meno della fluorescenza e del suo eventuale livello.

La fluorescenza altro non è che una caratteristica assolutamente naturale di alcuni diamanti, circa un terzo di quelli estratti, e quando questa è presente può esserlo con valori cha vanno da none a very strong passando per: very slight, slight, faint, medium, strong.

In effetti, ignorare l’esistenza della fluorescenza non è un “peccato” così grave perchè come vedremo gli effetti negativi che può avere sulla bellezza e brillantezza di un diamante sono rari e limitati.

Cosa è esattamente la fluorescenza nei diamanti?

La fluorescenza è quel fenomeno naturale per cui alcuni diamanti, quando irradiati da raggi UV, emettono una radiazione colorata nello spettro del visibile (in genere di blu) che dura fintanto che la pietra viene colpita da detti raggi.

La cosa peculiare e da tener ben presente è che la fluorescenza cessa nel momento esatto in cui i raggi UV smettono di interessare il diamante e non produce alcun effetto protratto nel tempo.

Nell’immagine qui sotto vediamo due diamanti, uno con fluorescenza altra ed uno senza fluorescenza, nel momento in cui sono investiti da raggi UV.

fluorescenza nei diamanti

La fluorescenza

Nell'immagine qui sopra vediamo due distinti diamanti testati per la presenza di fluorescenza. Nelle due foto a sinistra i diamanti vengono irradiati da una sorgente a raggi UV mentre nella due immagini a destra gli stessi due diamanti sono visti alla normale luce del sole. Come si vede chiaramente anche il diamante con fluorescenza "very strong" appare come perfettamente bello e trasparente alla luce daylight

Effetti concreti della fluorescenza

La fluorescenza in un diamante ha scarsi o nulli effetti sulla bellezza e brillantezza (salvo rari casi), ma un discreto effetto sul valore del diamante.

La fluorescenza infatti, soprattutto quando molto alta e solo in una piccola percentuale dei casi, può determinare una riduzione della brillantezza della pietra causata dal cosiddetto effetto “milky”, ovvero da un certo grado di lattiginosità che interessa la pietra e che ne impedisce una trasparenza cristallina come dovrebbe essere.

Questa diminuzione di brillio è in realtà molto rara e anche un grado di fluorescenza elevato non comporta in genere alcun effetto milky.

In ogni caso, qualora questo difetto fosse presente, il certificato IGI, GIA o HRD lo menziona doverosamente. Altri certificati non sono così precisi ed accurati e anche per questo sono, a nostro avviso, da evitare soprattutto per caraure elevate.

Prezzo dei diamanti con e senza fluorescenza

Un effetto tangibile della presenza di fluorescenza su un diamante è senza dubbio quello sul prezzo.

Se da una parte abbiamo visto come diamanti con fluorescenza anche forte siano belli e gradevoli esattamente come quelli senza, è pur vero che la stessa ha un effetto sul prezzo che può essere a volte importante.

Qui occorre fare un “distinguo”:

Questo effetto penalizzante sul prezzo è normalmente diverso a seconda se si cerca di acquistare o di vendere un diamante con fluorescenza.

E’ fuori dubbio che quando un privato cerca di vendere una pietra con fluorescenza forte, la quotazione offerta risente appunto di questa circostanza nel senso che chi fa un’offerta abbasserà la valutazione per via della fluorescenza e ciò trova una giustificazione ben precisa se andiamo a considerare la quotazione ufficiale dei diamanti che ci viene offerta dal listino rapaport.

Il valore rapaport è da applicare solamente ai diamanti triple excellent senza fluorescenza. Per tutti gli altri è corretto applicare una scontistica più o meno accentuata anche a seconda della caratura del diamante.

Al contrario, quando un privato acquista, chi vende normalmente tende a sottostimare la presenza di fluorescenza cercando di realizzare un prezzo maggiore del dovuto. Questa non è la “regola” ovviamente, ma è frutto di osservazioni del mercato reale dei diamanti per come si svolge quotidianamente in Italia ed all’estero.

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