Se ti stai chiedendo se un diamante è adatto come bene rifugio ai tempi del Coronavirus forse è arrivato il momento di diversificare ed acquistarne uno. E' bastata una maledetta infezione virale nei primi giorni di marzo 2020 per causare panico nelle borse con cali impressionanti. Miliardi di euro sfumati in poche ore e tutti i maghi degli investimenti in titoli smentiti dalla cruda realtà con investitori che hanno visto svanire in un attimo i sacrifici di anni di lavoro. Quanto accaduto ci ricorda che in tempi difficili ed incerti occorre mettere in paniere beni tangibili, facilmente trasportabili, occultabili e rivendibili. E di tempi difficili ne avremo quanti ne vogliamo nell'imminente futuro con un'economia Italiana già zoppicante che affronterà il post COVID-19 in braghe di tela con un tessuto sociale e produttivo stremato e sofferente come mai era accaduto dal dopoguerra ad oggi.
Oro e diamanti coprono egregiamente la necessità di mettere al sicuro grandi e piccoli risparmi, con alcune non trascurabili differenze: - L'oro è il bene rifugio per eccellenza, quotato tutti i giorni al fixing di Londra ed ha quindi un valore certo, è molto "solido" in tutti i sensi (a propoito ecco le quotazioni di oro, argento, platino e palladio in tempo reale a questa pagina) . La principale controindicazione è però che questo valore può cambiare molto repentinamente a seguito di eventi o anche solo di "rumors" totalmente indipendenti dalla situazione economica Italiana pertanto quasi impossibili da prevedere. Per questo può essere rischioso l'acquisto di oro puro da investimento, anche in considerazione del fatto che le quotazioni attuali sono ai massimi storici di sempre. Un'altro fattore da tenere in considerazione è che l'oro non è facilmente occultabile nè trasportabile.
- Il diamante di contro ha il grande vantaggio di consentire la concentrazione in spazi ridottissimi valori anche molto ingenti, tranquillamente dell'ordine di decine o centinaia di migliaia di euro mentre un'altro indubbio vantaggio è che il diamante non è rilevato dai metal detector poichè nè blister nè certificato contengono parti in metallo. Acquistare un buon diamante è però meno alla portata di tutti rispetto al metallo giallo, in primis perchè non esiste una quotazione universale e vincolante per cui se si ha la sfortuna di acquistare dalla fonte sbagliata, invece di fare un buon acquisto avremo sicuramente una perdita in linea capitale a partire dal giorno dopo, esattamente come è successo di recente a tutti coloro che avevano acquistato diamanti in banca a prezzi fino a tre volte tanto rispetto a quelli di mercato. Alcune banche Italiane di primaria importanza infatti, contando sul fatto che i prezzi dei diamanti non sono facilmente disponibili al pubblico, hanno venduto a poveri risparmiatori dei diamanti a prezzi esorbitanti e sono state per questo pesantemente sanzionate dall'antitrust e condannate al risarcimento. Per queste persone l'investimento in diamanti si è tramutato in una tragedia con perdite di capitale fino al 70% Il TAR del Lazio in data 14 Novembre 2018 ha confermato le sanzioni irrogate dall'antitrust per oltre 12 milioni di euro (sentenze 10965 - 10969) respingendo così il ricorso presentato da alcune banche. In definitiva quindi, SI al diamante, ma solo se acquistato bene, al prezzo giusto e con le caratteristiche giuste lasciando perdere le leggende metropolitane che si leggono qua e là, spesso scritte da incompetenti se non addirittura da gente in malafede. Un esempio? Se avete in mente di "investire" in un diamante D-IF da mezzo carato lasciamo perdere, non stiamo parlando della stessa cosa.
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